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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

Nightfighter. Una vampata nei cieli inglesi

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Inglese (giocatore): Laura Beltrami Tedesco (arbitro): Alex Isabelle East Sussex. Tardo settembre, 1940. Notte Un caccia solitario, un Hurricane Mk 1, pattuglia i cieli dell'Inghilterra meridionale. La Battaglia d'Inghilterra è ormai conclusa: la lotta per la supremazia aerea nei cieli inglesi ha portato ad una netta vittoria della RAF. Già da diversi giorni i raid tedeschi in rotta verso Londra sono scesi di numero e intensità e l'aeronautica dell'Asse sta venendo rediretta ad altri utilizzi. Eppure non è ancora il caso di abbassare la guardia. Un blitz tedesco potrebbe colpire in ogni momento, teoricamente anche di notte. E quindi ecco che intere squadre di Hurricane, aerei progettati per uso diurno, talmente privi di strumentazione per la caccia notturna da essere pressoché inservibili a questo scopo, vengono spediti in lunghe e desolanti esplorazioni dei cieli inglesi. Una prospettiva a caso. Sparpagliate su un ampio territorio, queste squadre viaggiano senza radar,

Hannibal. Affinità-divergenze tra il senatore Catone e noi

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Cartaginese: Alex Isabelle Romana: Laura Beltrami Quella che sarà ricordata come una delle più particolari partite ad Hannibal che abbia mai giocato si apre con una stanca avanzata di Annibale. Mentre i cittadini di Massalia, fedeli a Roma, allargano il loro controllo sui territori vicini, gli Insubri e i Boi della Gallia Cisalpinia fanno lo stesso, coinvolgendo nella loro lega anche i Taurini, che abitano le terre più a ovest della Pianura Padana. Lo stato in cui versava la Laura alla fine del ripasso delle regole. Contorno: traghetto Livorno-Olbia. Questo per i romani è ovviamente un problema, perché rischia di offrire ai cartaginesi un appoggio tattico ragguardevole. Annibale, infatti, comincia proprio a questo punto a marciare verso la Cisalpinia. I consoli romani, che in questa fase sono Tiberio Sempronio Longo e Publio Cornelio Scipione, padre dell'omonimo Scipione che la storia reale ricorderà come "l'Africano", sono tuttavia uomini di pensiero più che di fatic