Cthulhu Wars. La terza dèa

Hagarg Ryonis scruta dalla Luna

Bubastis: Alex Isabelle
Il grande Cthulhu: Luca Giannini
La capra nera: Matteo Bursi
La cosa che cammina nel vento: Andrea Giberti

Ci troviamo ancora una volta in uno spazio-tempo nel quale i buoni hanno fallito: in giro per il mondo fioriscono i culti più innominabili, i cui fedeli se ne vanno in giro a compiere sacrifici umani, a creare portali inter-dimensionali e a... miagolare.

In Polinesia rifiorisce l'adorazione per il morto Cthulhu, che nella sua dimora a R'lyeh attende sognando. Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire, si dice, e di strani eoni senza dubbio si tratta in questo caso: anche nei ghiacci del circolo portale artico infatti cominciano ad animarsi i tetri servitori di Ithaqua, "la cosa che cammina nel vento", non morti evocati da popoli spaventati, imparentati con gli Inuit, insensibili al freddo. E allora anche i culti pagani dell'Africa Occidentale si attivano, preparandosi a evocare "Il capro nero dei boschi dai mille cuccioli", manifestazione terrena della déa Shub-Niggurath. Vedendo la Terra prendere una brutta piega allora il popolo dei gatti stesso si attiva per richiamare l'attenzione dell'antica divinità Bubastis, altresì nota come Bastet, la regina dei gatti, recandosi presso la sua corte sulla Luna.

Rhan-Tegoth si sveglia in Artide
Rhan-Tegoth si sveglia in Artide.

Qualcuno deve dare il La a questa brutta vicenda, e così a rompere gli indugi sono i servitori di Ithaqua che, nelle profondità del'Artide, riescono a dare vita a un wendigo. Quasi contemporaneamente sulla Luna si presentano anche due gatti cosmici, provenienti da Marte. I fedelissimi di Cthulhu mandano un loro cultista sulle coste del Giappone e un secondo presso i popoli delle Comore, imitati da quelli di Shub-Niggurath che inviano numerose loro delegazioni in Oceano Indiano, Africa Meridionale e Asia. Un po' tutte le forze si mettono in moto, dunque, ma è sempre in Artide che le cose si fanno in grande: dopo il primo wendigo i fedelissimi di Ithaqua ne evocano un secondo, per poi passare direttamente a svegliare dal suo letargo Rhan-Tegoth, grande antico provenuto da Yuggoth milioni di anni fa. Sempre da Yuggoth proviene anche il fungo che i cultisti di Shub-Niggurath riescono a far emergere dalla terra dell'Africa; questi creano anche un ghoul, che viene poi spedito a recuperare un libro di magia nera nell'odierna Angola. Nel frattempo il cultista del dormiente Cthulhu che si era recato nelle Comore vi apre un portale, seguito poco dopo da un suo collega che ne apre un altro nelle isole in Giappone. I gatti, in tutto ciò, non accennano a scendere dalla Luna, dove però seguono a moltiplicarsi: piomba infatti sul satellite un altro gattone, proveniente ora da Urano, pronto a servire Bubastis.

Il gattone di Venere sembra proprio un bel micetto domestico
Il gattone di Venere sembra proprio
un bel micetto domestico.

Questa prima fase della guerra ha visto i culti espandersi e potenziarsi. Quello del morto Cthulhu decide però di spendere questa forza in modo inaudito: convocando a sua volta un gatto, da Venere! La comparsa di questo figlio indesiderato, ingrato e immondo di Bubastis, ora piegato alla volontà dei cultisti di Cthulhu, non è una buona notizia, e così anche i gatti della Luna reclutano a loro volta un (potente?) alleato: un pinguino gigante e cieco, proveniente dalle Montagne della Follia, che viene portato sulla Luna per servire scopi noti solamente alla déa Bubastis. Chiedendosi come potrà mai questo ingombrante uccello servire la loro causa i gatti sulla Luna si lasciano andare a miagolii sconsolati.

Il fisicato Cthulhu nella sua dimora a R'lyeh attende facendo crossfit
Il fisicato Cthulhu nella sua dimora a R'lyeh
attende facendo crossfit.

Sta di fatto che i cultisti del grande Cthulhu hanno le idee chiare, almeno loro: si riuniscono e svegliano a loro volta il loro grande antico, Cthulhu appunto, dalle profondità del Pacifico del Sud. Il proliferare delle orride creature di questo culto preoccupa i fedeli di Shub Niggurath, che a questo punto decidono di attaccarne la frangia basata nelle Comore, senza risultati significativi. Poco dopo ci provano anche i cultisti di Ithaqua, i quali riescono a uccidere il gatto di Venere e a rimaneggiarne le carni così da produrre un nuovo wendigo. Un secondo scontro in questa regione tra i cultisti di Ithaqua e Shub-Niggurath vede prevalere ancora una volta, e definitivamente, i primi: il fungo di Yuggoth, danneggiato, vola via verso le coste americane mentre un wendigo scappa in Australia. I primi scontri non fermano l'apparire di creature da altri mondi: i gatti convocano altri due gattoni, stavolta da Saturno, trasformando definitivamente la Luna in un gattile, mentre il culto della capra riesce a evocare un orrore tentacolato, una progenie della propria dèa, nell'Africa più nera, per poi aprire un portale in Cina. Frattanto, dopo essersi imposto nell'Oceano Indiano, anche il culto di Ithaqua non vuole fermare il proprio impeto: il grande antico Rhan-Tegoth, accompagnato da un wendigo e da un cultista, si reca in Giappone, dove viene raggiunto poco dopo anche dall'altro wendigo fuggito poco prima in Australia. Giunto a queste latitudini egli è stanco e si iberna, coerentemente con la letteratura locale inerente i kaiju, contenendo le proprie forze in vista del turno successivo.

Finalmente, a questo punto, i gatti sulla Luna riescono a miagolare abbastanza forte e con abbastanza preoccupazione da risvegliare Bastet, la loro sovrana e déa già nota agli egizi. Non scendono ancora dal satellite, e così intanto Rhan-Tegoth si risveglia dalla sua ibernazione, dirigendosi verso sud, verso l'Antartide, con il resto della sua comitiva. Dato che è apparsa una divinità femminile allora anche quelli di Shub-Niggurath decidono che è il momento di farsi sentire, e richiamano sulla Terra un aspetto della propria divinità, la capra nera dai mille cuccioli. Tutte le parti in lotta hanno in gioco un grande antico, ma i cultisti di Cthulhu sorprendono tutti per una seconda volta, richiamando sulla Terra un altro grande antico ancora, che ci si aspettava sarebbe rimasto neutrale, e che invece entra a tutti gli effetti nella partita: si tratta di Hagarg Ryonis, "colei che giace attendendo", una terza dèa, una divinità dell'omicidio e del male, che appare nelle isole della Polinesia, dove il culto del paziente Cthulhu era fiorito.

Lo squadrone della morte dei gatti si sposta nel Pacifico del Nord
Lo squadrone della morte dei gatti
si sposta nel Pacifico del Nord.

Di fronte alla venuta di questo essere immondo i gatti finalmente agiscono e scendono in massa dalla Luna, dando avvio a un progetto nobile sulla carta ma dall'esecuzione confusa: i gattoni cosmici appaiono infatti nelle isole del Pacifico del Sud e rapiscono tutte le unità lì presenti, per poi fare lo stesso nel Pacifico del Nord. Vale a dire che Cthulhu stesso, Hagarg Ryonis, due cultisti, un uomo-rana e un gatto di Venere vengono smaterializzati e portati sulla Luna, rimasta "difesa" solamente dal pinguino, che viene annichilito. L'idea sarebbe obbligare le forze del culto di Cthulhu e pagare una grande quantità di potere per lasciare il satellite, ma il progetto è in verità un'idea di merda: dato che la fazione di Cthulhu ha ben due grandi antichi in gioco essa sta già producendo passivamente più punti vittoria di tutti gli altri, e mettere le sue unità sulla Luna equivale di fatto a proteggerle. Il sottoscritto ci metterà un po' per rendersene conto.

Il perplesso Cthulhu cerca di capire come sfruttare a proprio favore la situazione "lunare"
Il perplesso Cthulhu cerca di capire come sfruttare
a proprio favore la situazione "lunare".

La vicenda fa da sfondo ad altri fatti ben più terreni: il culto di Ithaqua approda in Antartide, trovandovi a dire il vero un fungo di Yuggoth mandato qua da quelli di Shub-Niggurath. Il fungo viene rapito perchè diventi oggetto di studio, dopo di che viene aperto un portale. Questa cosa offre ai cultisti di Ithaqua l'accesso a un importante manuale di magia nera, nascosto tra le Montagne della Follia, un fatto che accelera i terribili svolgimenti della partita. Un'accelerazione che impensierisce i gatti cosmici, i quali, dopo aver spedito sulla Luna gran parte dei cultisti di Cthulhu, vogliono fare lo stesso con quelli di Shub-Niggurath, nella speranza che essi si massacrino a vicenda. I fedeli alla capra nera intuiscono i loro progetti e li affrontano per primi in un momento nel quale le loro forze sono divise, uccidendo diversi gatti e tarpando le ali sul nascere a questo proposito. Anche il culto di Cthulhu capisce che è il caso di mantenersi in movimento, quindi paga un piccolo dazio per riportare sulla Terra Cthulhu e uno dei suoi cultisti, che appaiono nelle Comore, venendo tuttavia raggiunti da numerose mostruosità fedeli alla cosa che cammina nel vento, provenienti dall'Antartide, tra cui troviamo anche il narcolettico Rhan-Tegoth, il quale riesce, al termine di uno scontro fra titani che vede il sacrificio di numerosi wendigo, a uccidere Cthulhu. I festeggiamenti sono brevi, poichè il corpo di quest'ultimo si dissolve per poi ricomparire a R'lyeh, nel Pacifico del Sud, da cui riemergerà di lì a pochi turni tra le acclamazioni dei suoi cultisti e l'amarezza del giocatore del culto di Ithaqua. Quest'ultimo intanto viene raggiunto, in India, da Bastet e dai gatti cosmici sopravvissuti allo scontro con i fedeli di Shub-Niggurath in Africa: lo scontro è equilibrato, ma la fortuna favorisce Rhan-Tegoth e il culto di Ithaqua, il quale pur non riuscendo a uccidere Bastet ottiene di respingerne l'attacco. Il turno volge al termine, e così i gatti decidono di tentare la mossa jolly: si rapisce un nuovo pinguno gigante e lo si porta sulla Luna, dove viene però immediatamente predato dal gattone di Venere, che assieme ad Hagarg Ryonis sta, nel silenzio generale, ancora controllando il satellite.

"Tentacoli ovunque" è il motto della compagine di Shub-Niggurath
"Tentacoli ovunque" è il motto
della compagine di Shub-Niggurath.

Il culto di Shub-Niggurath, mentre le altre cricche religiose si menano, opta per un approccio più terra-terra: si espande in Europa, dove apre un portale, e poi in Asia, dove era già presente e dove viene evocata una nuova progenie della capra nera. Le varie fazioni spendono un po' di tempo a prepararsi per la battaglia finale, reclutando nuovi adepti e ottenendo gli ultimi testi magici ancora da trovare. Il sommergibile Cthulhu, che era emerso dalle profondità del Pacifico, torna a nascondersi sott'acqua per mettersi al sicuro. Il culto di Ithaqua mette all'opera i testi magici recentemente rinvenuti e altera gravemente il clima mondiale, dando avvio a una nuova era glaciale, che proteggerà le sue creature in Artide, da cui poi discende verso il Nord America, controllato dai gatti cosmici. Bastet e i suoi gatti difendono a fatica un portale in Canada dalla venuta dei cultisti di Ithaqua e tentano al contempo un'avanzata verso l'Europa contro Shub-Niggurath, che non riesce a materializzarsi.

Con la Luna stabilmente in mano a un grande antico da incubo, con Cthulhu che va e viene a piacimento in giro per la Terra, con una nuova era glaciale in pieno svolgimento, il destino dell'umanità è segnato, ed è il momento di andare al calcolo del punteggio finale. Scopriamo che il culto del latitante Cthulhu se la passa considerevolmente meglio delle altre tre forze, più che altro perchè avendo avuto costantemente due grandi antichi in gioco ha accumulato più potere di tutte le altre fazioni. È solo a questo punto che i gatti, forti di un combattutissimo secondo posto, si rendono conto con orrore di quanto fallimentare sia stato il progetto di mandare sulla Luna Hagarg Ryonis e la sua gente. Un finale amaro che tra l'altro anticipa l'esito di uno scontro che si sarebbe anche potuto protrarre, forse, per un altro round... ma tant'è, è andata così.

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Il tabellone segnapunti al termine della partita 

Bubastis si ritrova circondata dai tentacoli di Shub-Niggurath e della sua progenie

I gattoni cosmici in compagnia del pinguino gigante che hanno raccolto in Antartide

Dettaglio del pinguino gigante

Dettaglio di Bubastis

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