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The Battles for Ypres. L'assedio di Geluvelt. Parte 1

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Imperi Centrali: Alex Isabelle Triplice Intesa: Laura Zambonini Beltrami 29 ottobre 1914, primo giorno È notte. La nebbia è così densa che le varie compagnie della 54ª divisione di riserve tedesche a cui è stato assegnato l'ingrato compito di conquistare Geluvelt, piccolo paesino fiammingo distante non molti chilometri dalla città di Ypres, si ritrovano ad avanzare per qualche ora in condizioni di sostanziale cecità. Consapevoli che dritto davanti a loro ci sono poche ma esperte truppe della spedizione britannica - una forza mista, composta da alcune compagnie delle Coldstream Guards, della Black Watch e dei Grenadier Guards - esse avanzano verso Ovest fianco a fianco, seguendo la strada che unisce la città di Menen, già sotto il controllo tedesco, ad Ypres. Geluvelt si trova appunto a metà strada lungo questa via. Il suo castellino troneggia su un incrocio strategicamente utile. Più a sud c'è un villaggio molto più piccolo, Zandvoorde; le direttive prevedono di conquistare anc

Blackbeard. Mungo Herdman sfida la pirateria

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Charles Vane, Stede Bonnet, William Kidd, Henry Avery: Alex Isabelle Ravanau de Lusan, John Rackham, Howell Davis, Samuel Bellamy: Laura Beltrami Emmanuel Wynne, Edward England, George Lowther, John Quelch, Edward Teach: Luca Orlandini Francis Spriggs, Bartholomew Roberts, John Taylor, Thomas Tew: Andrea Benassi È Howell Davis a dare il calcio d'inizio all'età dell'oro della pirateria. Siamo nel tardo diciassettesimo secolo e ci troviamo in mari ancora segnati dalle lotte tra gli stati europei e le loro colonie, popolati da centinaia di cani sciolti pronti ad arricchirsi a qualsiasi costo. Mari solcati da navi mercantili cariche di spezie, schiavi ed altre amenità dell'epoca moderna. Davis, pirata gallese di grande abilità e carisma, si trova con il suo equipaggio di criminali al largo della costa dell'attuale Panama, alla ricerca di questo genere di navi. Dopo settimane di ricerche decide di attaccare un mercantile carico d'argento proveniente da Portobello e d

No Motherland Without. I soviet più l'elettricità

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Nordcoreana: Laura Beltrami Occidentale: Alex Isabelle Agosto 1945 La Seconda Guerra Mondiale finirà a giorni. L'attenzione globale è focalizzata sugli incredibili momenti che accompagnano la difficile transizione verso la pace. Mentre l'Europa viene spartita tra le forze alleate il Giappone, che ancora rifiuta la resa, viene colpito dal bombardamento di Hiroshima. Due giorni dopo l'URSS riapre gli scontri in Manciuria, cercando di occupare quanto più territorio asiatico possibile prima dell'inevitabile termine del conflitto. Il giorno dopo viene colpita Nagasaki. Il Giappone si avvia rapidamente ad una resa, mentre le sue truppe vengono respinte da tutti i territori occupati e da quelli coloniali. Anche se il 15 Agosto l'Imperatore annuncia ufficialmente la resa l'occupazione dei territori nipponici da parte degli Alleati prosegue ancora per un paio di settimane. Tra i territori liberati c'è anche la Corea, a metà della quale le truppe russe e americane si

Nightfighter. Una vampata nei cieli inglesi

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Inglese (giocatore): Laura Beltrami Tedesco (arbitro): Alex Isabelle East Sussex. Tardo settembre, 1940. Notte Un caccia solitario, un Hurricane Mk 1, pattuglia i cieli dell'Inghilterra meridionale. La Battaglia d'Inghilterra è ormai conclusa: la lotta per la supremazia aerea nei cieli inglesi ha portato ad una netta vittoria della RAF. Già da diversi giorni i raid tedeschi in rotta verso Londra sono scesi di numero e intensità e l'aeronautica dell'Asse sta venendo rediretta ad altri utilizzi. Eppure non è ancora il caso di abbassare la guardia. Un blitz tedesco potrebbe colpire in ogni momento, teoricamente anche di notte. E quindi ecco che intere squadre di Hurricane, aerei progettati per uso diurno, talmente privi di strumentazione per la caccia notturna da essere pressoché inservibili a questo scopo, vengono spediti in lunghe e desolanti esplorazioni dei cieli inglesi. Una prospettiva a caso. Sparpagliate su un ampio territorio, queste squadre viaggiano senza radar,

Hannibal. Affinità-divergenze tra il senatore Catone e noi

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Cartaginese: Alex Isabelle Romana: Laura Beltrami Quella che sarà ricordata come una delle più particolari partite ad Hannibal che abbia mai giocato si apre con una stanca avanzata di Annibale. Mentre i cittadini di Massalia, fedeli a Roma, allargano il loro controllo sui territori vicini, gli Insubri e i Boi della Gallia Cisalpinia fanno lo stesso, coinvolgendo nella loro lega anche i Taurini, che abitano le terre più a ovest della Pianura Padana. Lo stato in cui versava la Laura alla fine del ripasso delle regole. Contorno: traghetto Livorno-Olbia. Questo per i romani è ovviamente un problema, perché rischia di offrire ai cartaginesi un appoggio tattico ragguardevole. Annibale, infatti, comincia proprio a questo punto a marciare verso la Cisalpinia. I consoli romani, che in questa fase sono Tiberio Sempronio Longo e Publio Cornelio Scipione, padre dell'omonimo Scipione che la storia reale ricorderà come "l'Africano", sono tuttavia uomini di pensiero più che di fatic