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The Mission. Dei copti e della loro naturale tendenza verso l'eresia (parte 4 di 6)

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Secolo dopo secolo la religione cristiana non cessa di lottare per la propria affermazione. Neanche il bipolarismo di un Impero Romano mai così caotico , che alterna stagnanti eresie a sanguinose contro-eresie, le quali si traducono tra l'altro in violentissime faide intra-famigliari, riesce ad arginare il lento dilagare dell'oppio dei popoli. In qualche maniera, infatti, i cristiani hanno imparato a vivere all'ombra dei giganti, facendo propria la forza repressiva dell'Impero Romano. Un trionfo dell'adattamento, se non che questa lampante decadenza ci porta dritti dritti verso la... Quarta era. La caduta di Roma (451 DC - 630 DC) Un'improvvisa migrazione di massa dal Nord Europa, avvenuta in congiunzione con un'estesa crisi economico-sociale che interessa l'intero Impero Romano, si traduce in una guerra etnica di proporzioni massive. Sono i soldati stessi, ormai in larga parte provenienti da popolazioni barbare, a rovesciare il potere imperiale. Roma no

The Mission. Dei copti e della loro naturale tendenza verso l'eresia (parte 3 di 6)

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Trecento anni sono passati dalla crocifissione del Nazareno. La Missione del cristianesimo se la passa male ma non malissimo , tra papi eteni e pellegrini anatolici che sconvolgono la dottrina del cristianesimo copto, tra vescovi innamorati di donne pagane e grandi teologi che cercano di raddrizzare una tradizione cristiana in cui ognuno sente di poter dire la sua. Ma ora tutto cambia! E tutto andrà a gonfie vele, no? Perchè comincia la... Terza era. Età di Costantino (301 DC - 450 DC) Con la venuta del primo Imperatore cristiano sembra che la partita si faccia più semplice. Si tratta di una notizia importantissima: il cristianesimo non è più la religione degli schiavi bensì una dottrina di tendenza, abbracciata dalla più alta carica politica dell'area euroasiatica. Vescovi e arcivescovi si sfregano le mani al pensiero delle grandi cose che si possono fare avendo accesso ai mezzi dell'Impero Romano. Così come l'Impero Partico ha, alla fine, per lo più abbandonato lo zoroast

The Mission. Dei copti e della loro naturale tendenza verso l'eresia (parte 2 di 6)

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Primo secolo dopo Cristo, letteralmente. È passato infatti quasi un secolo dalla crocifissione e la Missione deve ancora carburare. Anche se gli apostoli sono morti e le loro reliquie sono gelosamente custodite da uno sparutissimo numero di fedeli, e anche se i primi vescovi stanno viaggiando fino ai confini del mondo conosciuto, come gli Urali, di fatto non c'è nessuna comunità stabile di cristiani al mondo, tranne forse quella di Gerusalemme che però, ai fini del gioco, non conta. L'unica che c'era era a Roma, ma i locali, nei fatti, sono tornati alle usanze ebraiche, rifacendosi alla Torah e ai suoi insegnamenti demodè. Quelli là oggi li chiamiamo ebioniti, e sono i primi eretici del mondo cristiano. Ma non si molla: verrà il tempo dell'abiura. E quindi vediamo come gireranno ora le cose con la... Seconda era. Pax romana (91 DC - 300 DC) Come detto, le comunità cristiane in giro per la mappa sono ancora poche e sparute. Cionondimeno si decide di forzare la mano: nel

The Mission. Dei copti e della loro naturale tendenza verso l'eresia (parte 1 di 6)

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Cristiano: Alex Isabelle (un incipit che già fa sorridere) Prologo. La crocifissione Viaggiamo indietro di duemila anni, raggiungendo uno di quei rari momenti nei quali la storia e la leggenda si fondono facendosi mito. Siamo a Gerusalemme. L'anno è il 31. O il 30. O il 33. Gli studiosi non concordano, ma nel 31 si sa che c'è stato un terremoto che sembra avere avuto effetti ascrivibili ad alcune cose descritte dal Vangelo di Matteo. Da scienziato scelgo di seguire le indicazioni dei geologi e quindi, per me, siamo nel 31. Si consuma la crocifissione di Cristo, atto che deve sembrare risolutivo a chi si occupa di mettere a morte il malcapitato, vale a dire le forze di occupazione romane. Queste si ritrovano fondamentalmente le mani legate: le parole del nuovo messia stanno generando un caos ingovernabile e bisogna chiudere la faccenda in modo netto. Si ottiene l'effetto contrario a quello sperato: di fronte al supplizio sul Calvario il culto costruito attorno a Cristo ne es

Brotherhood & Unity. La sacca di Sarajevo

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Serba: Laura Beltrami Croato: Marcello Vezzosi Bosgnacco: Alex Isabelle Sono i primi anni '90 e la Bosnia-Erzegovina si ritrova a essere il triste teatro di crescenti tensioni etniche. Analogamente a molti territori dell'Europa centro-orientale, infatti, quest'area dei Balcani ospita una moltitudine di nazionalità che vedono sé stesse prima di tutto come serbe, croate e musulmane, e solo in secondo luogo come bosniache. La perfetta ricetta per un disastro, che si va preparando per tutto il Novecento: la regione, inizialmente una periferia dell'Impero Ottomano, viene inglobata dall'Impero Austro-Ungarico in seguito alla Guerra Russo-Turca. Poco tempo dopo è il tempo del Trattato del Trianon, che scorpora l'Impero in svariati staterelli, gettando le basi di un risentimento che accomunerà tutta l'area balcanica e che non si affievolirà con la nascita del Regno di Jugoslavia. Dopo una seconda guerra mondiale fortemente alimentata ANCHE da queste tensioni la ditt