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XCOM. Nemici di un tempo passato

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Caposquadra: Marcello Vezzosi Comandante: Alex Isabelle Ufficiale coordinatore e Capo scienziato: Carlo Alberto Magnani Anno 199X: la Terra è in pericolo. Una confederazione di razze aliene provenienti da Marte si presenta nell'orbita bassa terrestre con un chiaro obiettivo: la totale sottomissione della razza umana. L'iniziale risposta militare dei vari paesi del mondo risulta immediatamente incapace di far fronte ad una simile emergenza globale. Nulla sembra infatti in grado di arginare l'arrivo dei sempre più numerosi dischi volanti che esplorano il pianeta alla ricerca dei punti più adatti allo sbarco delle truppe d'occupazione. Comprendendo che l'unico modo per affrontare questa offensiva è unire le forze, i governi della Terra istituiscono la XCOM, un'istituzione amministrativamente indipendente, sostenuta da ingenti fondi provenienti da tutti e sei i continenti. Vengono reclutati al suo interno i migliori tra i soldati di tutte le forze armate del pianeta

Brief Border Wars. La seconda guerra del Libano: caccia al lanciarazzi

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Israeliana: Laura Beltrami Hezbollah: Alex Isabelle Quella che gli Israeliani chiamano Seconda Guerra del Libano è un conflitto piuttosto breve, complessivamente durato un mesetto: dal 12 luglio al 14 agosto 2006. L'implicita tragedia di questo ennesimo conflitto arabo-israeliano è che esso è ovviamente solo una frazione dello stato di guerra perpetua che attanaglia il medio oriente dagli anni '40; in conseguenza di ciò, anche se questa guerra si è svolta appena quindici anni fa, è probabile che il lettore non ricordi granchè degli esatti svolgimenti di questo specifico capitolo della storia moderna. Faremo dunque un breve riassunto. Il conflitto ha visto contrapposti l'esercito israeliano ed Hezbollah, partito militante nato in seguito alla prima guerra del Libano, nel 1982, con cui Israele aveva occupato il Sud del Libano. Hezbollah ricevette aiuti dall'Iran e accrebbe il proprio potere attaccando le forze israeliane ed occasionalmente forze americane e francesi che l

Brief Border Wars. La guerra del calcio: la battaglia di Nacaome

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Scenario: La guerra del calcio Salvadoregna: Laura Beltrami Honduregno: Alex Isabelle Il conflitto che va sotto il fantomatico nome di "guerra del calcio" fu una guerra tra le più brevi della storia: durò complessivamente quattro giorni, eppure ciò bastò per lasciare sul campo di battaglia circa seimila morti, oltre metà dei quali civili. A dispetto del nome, quindi, non si trattò di una semplice rissa tra gli hooligan di El Salvador e dell'Honduras, ma dell'esplosione di tensioni accumulate nel corso di parecchi anni e opportunisticamente alimentate da entrambi i governi. Da un lato, la politica xenofoba del dittatore honduregno Oswaldo López Arellano aveva orientato la rabbia popolare nella direzione degli immigrati, più o meno irregolari, che si erano trasferiti in Honduras per via della sovrappopolazione e dell'ingente tasso d'occupazione di El Salvador. Dall'altra parte, quest'ultimo paese stava andando incontro ad una serie di problemi di politic

Root. La voce del padrone

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Marchesa de Gattis: Chiara Morelli Militanza Boschiva Rivoluzionaria: Alex Isabelle Procione vagabondo: Andrea Benassi Dinastia degli uccelli: Laura Beltrami La liberazione del bosco di Root. Una favola della buonanotte per grandi e piccini. Era il 25 aprile nel bosco di Root. Come tante cose che prolificano in primavera, anche la macchina capitalista imbastita della marchesa De Gattis si era espansa su tutto il territorio, dopo aver strappato il potere all’antica aristocrazia degli uccelli che governava il bosco da secoli.  Ma mentre i gatti si apprestavano ad adoperarsi per la gentrificazione del bosco, occhi attenti li osservavano. Una moltitudine di sguardi veloci e scintillanti, dagli altrettanto brillanti ideali, si chiedeva quando sarebbe venuto finalmente il momento per il popolo di insorgere. Allo stesso tempo, ben altri occhi, rapaci e guerrieri, sprezzanti della mondana apertura al commercio che caratterizzava questi borghesi conquistatori, meditavano nell’ombra, ansiosi di

Kingdom of Heaven. Antiochia e altre disgrazie: la seconda crociata

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Scenario B, "Quantum Praedecessores: La seconda crociata". Cristiana: Laura Beltrami Musulmano: Alex Isabelle Quarantacinque anni. È trascorso quasi mezzo secolo dal termine della prima crociata, con la quale, come abbiamo visto nel report del primo scenario , il mondo cristiano tutto ha dubitato del fatto che la riconquista della terra santa fosse cosa gradita agli occhi dell'Altissimo. La storia delle crociate è però fatta di visioni celesti, di glorie annichilenti, di fallimenti romantici. Insomma: l'anima dell'Uomo non è fatta per cedere facilmente - non è forse questa una delle sue qualità? - e, nel caso di valorosi guerrieri d'alti ideali, di certo non al primo passo falso. Quindi ecco che a quel primo esperimento ne fa seguito un altro: una seconda crociata per mezzo della quale sarà possibile emendare le colpe e gli errori della prima. Nel corso dei trent'anni successivi la guerra non si è mai fermata, e i cristiani hanno continuato ad erodere, pia

Space Empires. Le insidie dello spazio profondo (parte 2 di 2)

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Confederazione dei Droidi (gialli): Alex Isabelle Shogunato Stellare (verdi): Andrea Benassi Giunta Militare della Terra (blu): IA Trogloditi dello Spazio (rossi): IA Prima parte: click . I Droidi e lo Shogunato stanno tirando il fiato. La flotta dei primitivi Trogloditi dello Spazio è stata sconfitta per un pelo nei cieli di Kronos. Le colonie dell'Alleanza, nonchè la sede della Capitale Galattica, sono salve. Fatta mente locale, e constatato che la guerra non è persa ma è anche ben lontana dall'essere vinta, i Droidi lanciano una disgraziata avventura coloniale sul pianeta alieno Deneb, trovando nei suoi difensori una grande sfida bellica. Gli indigeni del pianeta, infatti, riescono ad approntare una difesa decisamente tenace: la flotta per poco non riesce a distruggere le navi da sbarco dei Droidi. Una volta a terra, inoltre, le unità di miliziani vendono carissima la pelle, rendendo la conquista del pianeta una vera e propria via crucis per la forza coloniale. Alla fine di